Cosa succede se applichiamo alla moda i criteri interpretativi propri dell'arte? Cosa succede se consideriamo i grandi stilisti contemporanei per quel che sono, artisti a tutti gli effetti?
La moda negli ultimi cinquant'anni è cambiata profondamente. Nuovi consumatori si sono affacciati sul mercato facendo della moda un fenomeno di massa, mentre la cultura giovanile manifestava anche nel look la necessità di rompere col passato, di farla finita con regole che non rappresentavano più le istanze della modernità. L'orizzonte degli eventi pone in relazione l'universo della moda, gli stilisti emergenti, le tendenze e i materiali con gli esiti più interessanti dell'arte contemporanea e i fenomeni più incisivi della cultura pop.
Stilisti come Pierre Cardin, André Courrèges, Ungaro e Paco Rabanne a Parigi; Fiorucci, Versace, Moschino, Dolce & Gabbana in Italia da sempre ribaltano le convenzioni. L'orizzonte degli eventi spiega come la moda radicale abbia ripreso a sfidare i preconcetti, e come le nuove capitali della moda (Giappone, Paesi Bassi, Brasile) contribuiscano a moltiplicare i richiami all'avanguardia artistica e ad annullare le barriere fra cultura "alta" e "bassa".